La politica: amore degli amori

(…) E la risposta alla vocazione politica è anzitutto un atto di fraternità: non si scende in campo, infatti, solo per risolvere un problema, ma si agisce per qualcosa di pubblico, che riguarda gli altri, volendo il loro bene come fosse il proprio.
Il vivere così permette al politico di ascoltare fino in fondo i cittadini, di
conoscerne i bisogni e le risorse; lo aiuta a comprendere la storia della propria città, a valorizzarne il patrimonio culturale e associativo: in tal modo arriva a cogliere, un po’ alla volta, la sua vera vocazione ed a guardare ad essa con sicurezza per tracciarne il cammino.
Il compito dell’amore politico, infatti, è quello di creare e custodire le condizioni che permettono a tutti gli altri amori di fiorire: l’amore dei giovani che vogliono sposarsi e hanno bisogno di una casa e di un lavoro, l’amore di chi vuole studiare e ha bisogno di scuole e di libri, l’amore di chi si dedica alla propria azienda e ha bisogno di strade e ferrovie, di regole certe… La politica è perciò l’amore degli amori, che raccoglie nell’unità di un disegno comune la ricchezza delle persone e dei gruppi, consentendo a ciascuno di realizzare liberamente la propria vocazione. Ma fa pure in modo che collaborino tra loro, facendo incontrare i bisogni con le risorse, le domande con le risposte, infondendo in tutti la fiducia gli uni negli altri.

(da un discorso di Chiara Lubich al Movimento Politico per l’Unità – MPPU)

per un voto consapevole

Caro elettore, un consiglio che ti posso dare per un voto consapevole è: formazione permanente e informazione da più fonti. Mi sono reso conto, vivendo più da vicino le questioni amministrative, di quanto poco si possa incidere nella realtà, le buone intenzioni non sempre concretamente si possono mettere in pratica, anche perché, dopo che una maggioranza si insedia, viene a trovarsi con cose che durante la campagna elettorale disconosce. Particolarmente dal punto di vista economico ed organizzativo dell’apparato municipale. Sanare i bilanci, ridurre gli sprechi, ottimizzare il lavoro, avviare progettualità richiedono tempi che chi non si occupa di pubblica amministrazione non comprende facilmente.  Conoscere sempre di più, informarsi, questa è la via migliore per una scelta consapevole … La formazione permanente è più facile per chi è iscritto ad un partito, o per chi come me, è membro di un gruppo civico.  Più si ha conoscenze e ci si aggiorna e più si è in grado di incidere con la propria scelta durante le elezioni. Inoltre avere più fonti di informazione (tre o quattro) è essenziale per avere uno sguardo critico sulla realtà. Ricevere ad esempio informazioni con posizioni diverse (a volte anche opposte) aiuta a discernere. Perché le diverse visioni hanno ciascuna dei limiti, perché ciascuno costruisce la propria verità. Il vero senso critico non significa parlare da sé, ma ascoltare più voci. E solo allora, scegliere.

COSA VOGLIO FARE

Per il sociale:
1. Sostegno alla famiglia e alla genitorialità;
2. Interventi a favore delle famiglie numerose;

3. Favorire la nascita dei nidi condominiali e/o di quartiere
4. Sostenere la cura in famiglia delle persone in condizione di non autosufficienza.
5. Programmare interventi di sostegno agli anziani e alle persone sole
6. Iniziative di prevenzione e lotta alle ludopatie.

photogrid_1461176759870.jpg
laforzagentiledelcambiamento

COSA VOGLIO FARE

Per i giovani:
1. Favorire l’imprenditoria giovanile per contrastare la disoccupazione e il fenomeno della migrazione delle menti;
2. Creare spazi di condivisione per i gruppi musicali giovanili;
3. Istituire con frequenza e sistematicità, tavoli di concertazione tra l’amministrazione comunale e le associazioni culturali e musicali cittadine promuovendo una programmazione di eventi calendarizzati durante l’intero anno ;
4. Interventi di recupero delle strutture sportive esistenti e creazione di nuove strutture sportive pubbliche.

 

 

I CASI SONO DUE: O VOTI O NON VOTI

  • se voti, i casi sono due: o voti per Mario Pupillo, o voto per un altro candidato sindaco

  • se voti per Mario Pupillo, i casi sono due: o voti per la lista civica Progetto Lanciano, o voti per un’altra lista

  • se voti per la lista Progetto Lanciano, i casi sono due: o voti per Carlo Orecchioni, o voti per un altro candidato

  • se voti per Carlo Orecchioni scegli: il suo sorriso, la sua disponibilità, la sua attenzione ai bisogni dell’altro, la sua passione, il suo impegno per il sociale, per i giovani, per la città.

    Allora, il 5 giugno, barra il simbolo di Progetto Lanciano e scrivi ORECCHIONI – con PUPILLO SINDACOsantino-carlo-orecchioni-retro.jpg.jpeg

Gli impegni dell’elettore

Svolgere le funzioni di interlocutore leale e partecipativo.

  1. Leale nel senso che, nel sostenere il candidato, non chiederà favoritismi personali.
  2. Partecipativo nel senso che vorrà seguire l’eletto avendo con lui frequenti contatti, collaborando nello studio dei problemi, sostenendolo e stimolandolo a interpretare il suo ruolo, come rappresentante ed espressione di un corpo vivo, non gestore di potere, indipendente e svincolato da chi gli ha attribuito il mandato.

 

Chi vuole sottoscrivere il patto può farlo inviando una email a: carlorecchioni@alice.it

santino-carlo-orecchioni-retro.jpg.jpeg

Se avete fiducia in me, il 5 giugno scrivete il nome Orecchioni a fianco al simbolo della lista Progetto Lanciano, con Pupillo Sindaco.

#iocimettoilcuore#laforzagentiledelcambiamento

 

C@rlo

impegni del candidato Carlo Orecchioni

il 5 giugno

Durante la campagna elettorale:

  • lealtà nei confronti dei compagni di lista e del partito di appartenenza.

  • Discussione serena e dignitosa con gli altri candidati e partiti (non rissa, ma vero dibattito politico).

Se eletto

  1. massima correttezza durante il mandato amministrativo nell’uso del denaro pubblico.
  2. esercizio del potere come servizio (che non sia una affermazione retorica, ma un modo concreto di amministrare); opzione preferenziale per il disagio e la povertà.
  3. mettere il bene pubblico al di sopra degli interessi di partito e/o di lista mantenendo comunque la fedeltà di appartenenza.
  4. Programmare durante il mandato amministrativo incontri periodici con gli elettori che hanno stretto il patto, per un pubblico rendiconto dell’opera svolta. Questo permette di sottoporsi al controllo dell’elettorato che può offrire un contributo permanente in termini di stimolo, di critica, e di collaborazione per l’attuazione del programma elettorale e del suo aggiornamento.

L’impegno nella politica attiva

photogrid_1461176759870.jpg

Partecipazione dei cittadini, il “patto eletto-elettore”

Carlo

basa il suo impegno in politica sulla partecipazione dei cittadini: proponendo la sua candidatura chiede agli elettori di sottoscrivere un “patto politico-partecipativo” , in cui l’eletto si impegna a rendere conto pubblicamente del proprio operato e gli elettori si impegnano a studiare con lui proposte, problemi e soluzioni.

Questo patto vuole essere una risposta alla crisi della rappresentanza politica, perché impegna alla responsabilità reciproca e alla collaborazione, rendendo l’eletto non più un individuo isolato, ma l’espressione di una comunità viva.

“Quando dico che la politica deve avere una “visione sociale” qualcuno pensa che stia parlando soltanto di servizi sociali, ma non è così. Per me la politica è  garantire diritti, non  favori; è  sostenere la promozione delle persone, non  assistenzialismo; è  mettere la pubblica amministrazione al servizio dei cittadini e delle imprese per non allontanarli dalle istituzioni.